mercoledì 8 aprile 2015

Chiara De Luca / Tramonto


Chiara De Luca

Tramonto


Non dico che non esista l’amore

mormori in preghiera dopo un’ora
di chiacchiere e risate acute da bambina;

ti avvolgi la gonna attorno alle caviglie,
tirandoti i polsini della maglia sulle mani

per posarvi il mento sopra il dorso
sedendoti con me sul marciapiede

– tra cartocci piovuti a due metri dal cestino
pane, granturco e guano sul gradino,

contando sul selciato tacchi e mocassini
ruote di trolley, bici e passeggini –

ma oggi amore è questo triste fiume,
invaso da rifiuti e pantegane,

che nel caos del centro scorre incurante
del rombo delle auto che lo soffoca invadente,

noi siamo le figure allineate sopra il ponte,
che vedi profilarsi nel tramonto indistinte:

c’è chi al parapetto si sporge forse in cerca,
chi impietrisce a un tratto nella tormenta,
chi per sbaglio o noia si arresta nel centro;

i più vanno oltre all’orizzonte degli altri,
o di un lavoro, un tetto, un riconoscimento,
uno schermo, una cornetta, un buco dentro

e il sole lentamente nell’acqua va svanendo.

            (Da l’inedita Alfabeto dell’invisibile)


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