mercoledì 29 aprile 2020

Per Olov Enquist / Il medico di corte




IL MEDICO DI CORTE


«Tu sei un sentimentale, amico mio, un San Francesco tra i poveri di Altona. Ma ricordati che sei un illuminista. Devi guardare lontano. Oggi, tu vedi solo gli esseri umani davanti a te, ma guarda oltre. Sei una delle menti più brillanti che conosca, e una grande missione ti attende… Potresti applicare le tue teorie nella realtà. Nella realtà.» È così che Johann Friedrich Struensee, giovane medico tedesco, idealista, impregnato di idee illuministe, taciturno e schivo, viene convinto ad accettare l’incarico di medico personale, e poi Primo Ministro, del re di Danimarca Cristiano VII, quel re diciottenne intelligente e sensibile, che scambia lettere con Voltaire, e che una mostruosa educazione  conduce volutamente sull’orlo della follia, perché si perpetui il vuoto di potere di cui la Corte ha bisogno per mantenere il proprio. È il 1768: per quattro anni la Danimarca conosce una rivoluzione che anticipa, senza sangue, senza terrore, le conquiste della Rivoluzione francese di vent’anni dopo. Dalla libertà di pensiero, di stampa, di culto, alle più avanzate riforme sociali fino al progetto di eliminazione della servitù della gleba: in seicentotrentadue decreti Struensee, intellettuale ignaro dei giochi della politica, firma la propria rovina, aprendo la strada a quella reazione che Guldberg, pietista assillato dalla missione di salvare la Danimarca dal peccato, non farà che pilotare. Ma è innamorandosi della regina che Struensee decreta la propria condanna. Quella Caroline Mathilde, giunta smarrita quindicenne dalla corte inglese a Copenaghen come sposa del re, che diventa in poco tempo, con la scoperta della passione e dell’eros, una donna libera, viva, conscia del proprio potere e capace di usarlo con lucidità. Una rivoluzione che ha il suo momento magico nella breve felicità di una passione. I meccanismi del potere, il dilemma dell’intellettuale davanti all’azione, il «guardare lontano» senza più riuscire a «vedere vicino», laicismo e fondamentalismo, la forza liberatoria dell’eros e l’ossessione della purezza, la luce della ragione e il suo lato oscuro, la follia e il desiderio: gli ingranaggi della storia riportano sempre in scena lo stesso dramma, ma nella danza della morte in cui sono trascinati i personaggi, resta sospeso nell’aria il suono di un flauto, la musica della libertà e dell’amore, l’ostinato sopravvivere delle idee che non si lasciano decapitare.
TITOLO ORIGINALE: LIVLÄKARENS BESÖK
PRIMA EDIZIONE: NOVEMBRE 2001
PP. 448
NAZIONE: SVEZIA
TRADUZIONE DI: C. GIORGETTI CIMA
POSTFAZIONE DI: C. GIORGETTI CIMA
COLLANA: NARRATIVA
NUMERO DI COLLANA: 100
ISBN: 9788870911008
CON IL CONTRIBUTO DI: PROGRAMMA "CULTURA" DELLA COMMISSIONE EUROPEA
PREZZO DI COPERTINA: € 17,50

IPERBOREA




DE OTROS MUNDOS
Per Olov Enquist / ¿Tiene límite la desesperación en la economía de Dios?
Per Olov Enquist / "Suena cursi, pero un libro me salvó la vida"






martedì 28 aprile 2020

È morto lo scrittore svedese Per Olov Enquist


PER OLOV ENQUIST, 2001
Philippe Matsas




È morto lo scrittore svedese Per Olov Enquist



Domenica 26 Aprile 2020

L’autore e drammaturgo svedese Per Olov Enquist è morto ieri, sabato 25 aprile, dopo una lunga malattia. Aveva problemi cardiaci, e aveva avuto un ictus nel 2016. Era nato nel 1934 nel Västerbotten, nell’estremo nord della Svezia: aveva 86 anni.

Nella sua vita, Per Olov Enquist aveva scritto una ventina tra romanzi e raccolte di saggi, nove drammi e cinque sceneggiature cinematografiche. Le sue opere sono state tradotte in decine di lingue e hanno ottenuto molti premi e riconoscimenti internazionali. In Italia, finora, sono pubblicati dieci suoi titoli, tra cui Il medico di Corte, Il libro di Blanche e Marie, La partenza dei musicanti, Processo a Hamsun e Un’altra vita.




DE OTROS MUNDOS
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Per Olov Enquist / "Suena cursi, pero un libro me salvó la vida"


mercoledì 22 aprile 2020

Jean-Dominique Bauby / Lo scafandro e la farfalla




Il libro è una delle armi più potenti dell’essere umano e Jean-Dominique Bauby questo lo ha capito. Caporedattore della rivista Elle, Jean-Do è un uomo esuberante, dinamico, alla ricerca di nuove esperienze, ma l’8 dicembre 1995 un ictus stravolge la sua vita per sempre, conducendolo in un coma profondo per tre settimane.
Al suo risveglio si rende conto di aver perso ogni funzionalità motoria, dalla testa ai piedi, bloccato in quella che la medicina chiama locked-in syndrome. Completamente imprigionato nel proprio corpo, la sua mente brillante esce da quello scafandro che gli impedisce qualsiasi espressione diretta col mondo, o quasi: Jean-Do difatti riesce a muovere l’occhio sinistro e a comunicare attraverso un battito di ciglia. Mentre l’ortofonista recita l’alfabeto lui, con quel battito di ciglia, indica una lettera alla volta, componendo parole e intere frasi. E decide di raccontare la sua esperienza in un libro, lasciando vagabondare il proprio pensiero come una farfalla. 

Lo scafandro e la farfalla è l’opera autobiografica del giornalista francese che decide di riscoprire sé stesso: attraverso la sua malattia egli effettua un percorso di rinascita, che gli permette di riflettere sulla propria esistenza e sulle occasioni mancate. Nonostante la sua esperienza, rimane vigile e pronto a ironizzare su ciò che lo circonda, guardando il mondo dalla piccola fessura del suo occhio. Ogni mattina Jean-Do pensa ai capitoli da dettare alla redattrice del suo editore, che pazientemente trascrive ogni sua riflessione.
Dal terrazzo dell’ospedale di Berck-sur-Mer, che lui chiama Cinecittà, decide di combattere per la propria libertà e, dopo un iniziale rifiuto di vedere i suoi cari, ritrova la propria identità attraverso la voce degli affetti. Il libro è stato pubblicato nel 1997, tre giorni prima della morte dell’autore.


Nel 2007 il regista statunitense Julian Schnabel dirige magistralmente l’adattamento cinematografico del libro di Bauby, conquistando il premio per la miglior regia al Festival di Cannes e quello per il miglior film straniero ai Golden Globe. Attraverso un meticoloso lavoro di prospettive, il regista riesce perfettamente ad alternare il punto di vista del protagonista (interpretato da Mathieu Amalric) a quello del mondo esterno, realizzando un capolavoro che non ricorre a sentimentalismi. Il film rimane fedele al libro, restituendo la stessa ironica vivacità che si può ritrovare nelle parole del giornalista. Nella parte finale aumentano i flashback di quell’esistenza sfarzosa che non potrà tornare: la memoria e l’immaginazione sono gli unici mezzi che Jean-Do ha per vivere, le uniche chiavi per aprire il suo scafandro.
INKROCI


lunedì 20 aprile 2020

Rubem Fonseca / Romanzo nero



Rubem Fonseca
ROMANZO NERO

Uno scambio intellettuale

Autore
Rubem Fonseca
Titoli
Romanzo Nero
Traduzione
Andrea Ciacchi
Editore
Biblioteca del Vascello, 1993
Info
93 pp., € 8,50

Grande amante del giallo (o, meglio, del noir), ai suoi esordi Rubem Fonseca confeziona questo piccolo gioiello che è allo stesso tempo la confessione di uno, o forse più, delitti: uno scherzo, la denuncia dell’intellettualità mondana corrotta dal mercato e dell’editoria ridotta alla parodia di se stessa.

Chi è il misterioso Winner, scrittore di successo che nessuno ha mai visto, e della cui identità s’impossessa il talentuoso ma sfortunato Landers? E chi è Landers, se non l’alter ego dello stesso Winner? Il protagonista, chiunque sia, è un pazzo mitomane o un lucido assassino? Chi è la vittima, e chi il carnefice? Fra un aforisma e una citazione di Edgar Allan Poe, al lettore resta un’unica certezza: che solo il delitto salverà l’arte.

Una novella cervellotica ma piacevole.






lunedì 13 aprile 2020

Morta Alessia Ferrante durante liposuzione / L’influencer di Bisceglie aveva 37 anni


Morta Alessia Ferrante durante liposuzione. L'influencer di Bisceglie aveva 37 anni
Alessia Ferrante

Morta Alessia Ferrante durante liposuzione. L’influencer di Bisceglie aveva 37 anni

Figlia dell’ex calciatore pugliese Renzo Ferrante, si sarebbe dovuta sottoporre a un intervento di asportazione di tessuto adiposo dalle gambe. Il malore subito dopo la somministrazione dell’anestetico. Indaga la procura


di Marialuisa Saponara
11 aprile 2020 (modifica il 11 aprile 2020 | 17:44)

Aveva 37 anni Alessia Ferrante, l’influencer figlia dell’ex calciatore pugliese Renzo, morta venerdì pomeriggio durante un intervento di chirurgia plastica in un poliambulatorio privato di Monopoli. Ora la Procura di Bari ha aperto un’inchiesta: la donna sarebbe andata in arresto cardiaco subito dopo la somministrazione dell’anestesia. È stato il titolare dello studio medico, il chirurgo plastico Francesco Reho, a chiamare i soccorsi. Quando l’ambulanza è arrivata gli addetti del 118 hanno tentato invano manovre rianimatorie. Il pm di turno, Gaetano de Bari, ha ordinato il sequestro della struttura e nelle prossime ore disporrà l’autopsia.

Il malore dopo la somministrazione dell'anestetico
Stando a quanto accertato finora, la donna si sarebbe dovuta sottoporre, in anestesia locale, a un intervento di asportazione di tessuto adiposo dalle gambe. Immediatamente dopo la somministrazione del farmaco anestetico, Ferrante ha avvertito un malore. In passato si era sottoposta a diversi altri interventi di chirurgia plastica in altri studi medici, mentre l’ultimo, risalente all’ottobre 2019, era stato eseguito nello stesso poliambulatorio del dottor Reho.

Chi era
Alessia Ferrante, 37 anni, figlia dell’ex calciatore pugliese Renzo Ferrante, aveva una passione smisurata per l’estetica. La guidava un’idea di perfezione del copro, tanto che aveva già affrontato vari interventi chirurgici. Di questo suo interesse ne aveva fatto un’attività ed era diventata una vera e propria influencer da 107mila followers su Istangram e con migliaia di like sotto ogni suo scatto. Alessia lavorava come promoter, collaborando con una serie di studi medici in tutta Italia, compreso lo studio medico privato di Monopoli del dottor Francesco Reho, dove si era recata per un intervento che si era detto di liposuzione ai glutei e che le è costato la vita.

La Ferrante in uno dei suoi post su Instagram
La Ferrante in uno dei suoi post su Instagram
L’avvocato
«Ma di intervento non propriamente si può parlare — chiarisce Gregorio Baldassarre, l’avvocato difensore di Reho — dal momento che la metodica si eseguiva in regime ambulatoriale. E poi — continua il legale — la parte chirurgica non era ancora iniziata. Era stata solo eseguita l’anestesia locale, con un farmaco peraltro di uso comune». Da lì il malore e poi la morte. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, chiamati dallo stesso medico resosi conto della serietà della situazione. Allertati anche i Carabinieri ai quali sono affidate le indagini. L’avvocato Baldassarre tiene a specificare che, allo stato attuale, il suo assistito non è indagato, ma è stato solamente ascoltato dai Carabinieri come persona informata dei fatti.

L' A.S. Bisceglie Calcio porge le più sentite condoglianze a mister Renzo Ferrante, per la perdita improvvisa della cara figlia Alessia.
A Renzo, bandiera storica del calcio biscegliese e dirigente responsabile del nostro settore giovanile, va il nostro più grande abbraccio.
😥🙏🏻 🖤💙

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I lutto
La salma della ragazza si trova nell’obitorio del cimitero di Monopoli a disposizione dell’autorità giudiziaria e dopo la nomina di un medico legale verrà eseguita nei prossimi giorni l’autopsia per capire quale sia stata la causa del decesso. «Il dottore — aggiunge l’avvocato — è scosso e provato da quanto accaduto e desideroso di conoscere la verità». Lo studio medico, stando a quanto riferisce ancora il legale, non è stato sequestrato, ma è stato il dottore a consegnarne le chiavi agli inquirenti, mentre il farmaco iniettato è stato acquisito dai Carabinieri. Lo studio inoltre, nonostante le restrizioni per il contenimento del contagio del coronavirus, poteva restare aperto. «Ha un codice Ateco che glielo consente — conclude Baldassarre — Sul carattere di urgenza dell’operazione stiamo facendo le opportune valutazioni del caso». Amica di molti calciatori — soprattutto delle serie minori — e di alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, Alessia era molto nota a Bisceglie. Tanto che la stessa società di calcio cittadina, nel pomeriggio di oggi, ha voluto esprimere pubblicamente il cordoglio per la sua improvvisa scomparsa.



sabato 11 aprile 2020

María Herreros / Donne


María Herreros
DONNE

Marilyn Monroe

Angelina Jolie

Sofia Coppola




Audrey Hepburn

Venus

Grace Jones

Elvis Presly y Priscilla
Hedy Lamarr


Brigitte Bardot

Iris Apfel

Uma Thurman


Uma Thurman