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domenica 27 dicembre 2020

Esopo / Il medico e l’ammalato




Esopo
Il medico e l’ammalato

Un medico aveva in cura un ammalato, che gli morì. “Ecco”, diceva a quelli che ne seguivano il funerale, “se quest’uomo si fosse astenuto dal vino e avesse fatto dei clisteri, non sarebbe morto”. Ma uno dei presenti lo interruppe: “Mio caro, queste cose avresti dovuto dirle quando egli poteva approfittare dei tuoi consigli; non ora che non servono più a nulla”.

La favola mostra che gli amici devono prestare il loro aiuto nel momento del bisogno, e non sputar sentenze quando ogni speranza è perduta.



lunedì 21 dicembre 2020

Esopo / La mula



Esopo
La mula


Una bella mula rimpinzata di biada si mise a scalpitare, dichiarando ad alta voce a se stessa: “Cavallo dal  rapido piede fu mio padre; ed io son tutta lui”. Ma un giorno si presentò la necessità di correre e la mula doveva farlo davvero. Quando ebbe finita la corsa, si sentì triste, e le venne in mente, all’improvviso, che suo padre era un asino.

La favola mostra che, anche quando le circostanze rendono un uomo famoso, egli non deve mai dimenticare le proprie origini, perché questa vita è piena di incertezze.

domenica 30 agosto 2015

Esopo / Il lupo e il leone




Esopo
IL LUPO E IL LEONE


Un lupo aveva rubato una pecora dal gregge e la trascinava nel suo covo, quando un leone gli si fece incontro e gliela portò via.

Tenendosi a una certa distanza, il lupo gli gridò: << Bell'ingiustizia ! mi porti via quello che è mio! >>

E il leone, ridendo: << Già ! perché tu l'avevi avuta secondo giustizia, da un amico ...>>


La favola è un'accusa contro i ladri e i prepotenti che si incolpano a vicenda quando hanno la peggio. 




venerdì 17 luglio 2015

Esopo / Il cane e la lepre



Esopo

IL CANE E LA LEPRE

Un cane da caccia che aveva catturato una lepre,
un momento la mordeva e un momento le leccava il muso.
<< Ehi, tu >> disse, sfinita, la lepre
<< o la smetti di mordermi, o smetti di baciarmi,
affinché io possa capire se sei un amico o un nemico. >>


Questa favola è adatta alle persone ambigue.



giovedì 16 luglio 2015

Esopo / La cicala e la formica



Durante l'estate la formica lavorava duramente, mettendosi da parte le provviste per l'inverno. Invece la cicala non faceva altro che cantare tutto il giorno. Poi arrivò l'inverno e la formica ebbe di cui nutrirsi, dato che durante l'estate aveva accumulato molto cibo. La cicala cominciò a sentire i morsi della fame, perciò andò dalla formica a chiederle se poteva darle qualcosa da mangiare. La formica le disse: "io ho lavorato duramente per ottenere questo e tu che cosa hai fatto durante l'estate?" "Ho cantato." rispose la cicala. La formica esclamò: "Allora adesso balla!"


Morale: chi nulla mai fa, nulla mai ottiene.






mercoledì 15 luglio 2015

Esopo / La volpe e l'uva


Esopo
La volpe e l'uva

Una volpe affamata vide dei grappoli d'uva che pendevano da un pergolato e tentò d'afferrarli. Ma non ci riuscì. "Robaccia acerba!", disse allora fra sé e sé; e se ne andò. 

Così, anche fra gli uomini, c'è chi, non riuscendo, per incapacità, a raggiungere il suo intento, ne dà la colpa alle circostanze.



lunedì 13 luglio 2015

Esopo / Al lupo, al lupo





AL LUPO! AL LUPO! ESOPO E I LIBRI, AMICI DEI NEURONI


BP4C’era una volta un pastore che faceva pascolare le sue pecore in un prato bellissimo, in una di quelle giornate di primavera nelle quali il sole sembra brillare di più e la brezza ci porta l’odore dei fiori multicolori.
Tutto era pace e calma per il pastore. La giornata si presentava senza nessun problema, l’erba era molto abbondante e fresca, e quindi il pastore praticamente non aveva niente da fare.
Quando era già trascorsa mezza mattinata, udì in lontananza il mormorio di alcune voci e allora, per curiosità, il pastore guardò da dove provenivano e, vide che appartenevano ad alcuni bravi contadini che si davano un gran daffare per lavorare i campi. Allora ebbe l’idea di giocare loro uno scherzo: «Aiuto!Aiuto! È in arrivo il lupo!» gridò loro il pastore.
Ascoltate le grida del pastore, quella brava gente corse armata con i loro ferri del mestiere in aiuto del ragazzo, giacchè sapevano quanto pericoloso poteva essere un lupo affamato. Ma appena arrivarono dove pascolava il gregge, si trovarono soltanto lo scherno e le risate del pastore.
Gli indaffarati contadini accettarono un po’ stizziti lo scherzo pesante del ragazzo e facendo finta di non dare molta importanza all’accaduto, s’incamminarono per continuare i loro lavori in campagna.
Trascorsero così due ore e nuovamente la voce del pastore gridò chiedendo aiuto: «Aiuto! Aiuto! È in arivo il lupo!»
Ma tutto era ancora uno scherzo! Nè lupo nè niente: c’era solo il pastore che rideva a squarciagola della buona fede di quei coraggiosi lavoratori che per ben due volte erano accorsi in suo aiuto.
Però, poco dopo che se ne furono andati i contadini, un ruggito gli raggelò il cuore: c’era un enorme lupo che assaliva le sue pecore! Terrorizzato, il ragazzo urlò chiedendo aiuto di nuovo ai contadini, perchè il lupo gli sbranava tutto il gregge.
Ma i bravi contadini, credendo che si trattasse ancora di uno scherzo del ragazzo, continuarono le loro faccende senza prestargli la minima attenzione.
Assai caro pagò gli scherzi il pastore. La sua mancanza di riguardo verso gli altri procurò la perdita del suo gregge.
Da questa disgrazia imparò la grande lezione che mai dobbiamo dire delle bugie, perchè se una volta dicessimo la verità, nessuno ci crederebbe.
Favolette della sera – Editrice Rubricart, 1986
Morale: chi dà sempre falsi allarmi, non è più creduto neanche quando dice la verità.

Esopo fu uno scrittore greco antico che visse nel VI secolo a.C.. Le sue opere ebbero una grandissima influenza sulla cultura occidentale: le sue favole sono tutt’oggi estremamente popolari e note. Della sua vita si conosce pochissimo.

Secondo la tradizione, Esopo giunse in Grecia come schiavo. Sulle sue origini sono state formulate numerose ipotesi, quella più attendibile sembra essere quella che sia di origine africana. Lo stesso nome “Esopo” potrebbe essere una contrazione della parola greca per “etiope”, termine con cui i Greci si riferivano a tutti gli africani subsahariani. Inoltre, alcuni degli animali che compaiono nelle favole di Esopo erano comuni in Africa, ma non in Europa. Si deve anche osservare che la tradizione orale di moltissimi popoli africani (ma anche dei popoli del Vicino Oriente e dei Persiani) include favole con animali personificati, il cui stile spesso ricorda molto da vicino quello di Esopo.

LEGGO E ASCOLTO



domenica 12 luglio 2015

Esopo / Al lupo



Esopo
Al lupo! Al lupo!

In un villaggio viveva un pastore che di notte doveva fare la guardia alle pecore. Si divertiva a fare uno scherzo: mentre le altre persone erano a dormire egli cominciava a gridare: "Al lupo, al lupo!" Così tutti si svegliavano e accorrevano per aiutarlo. Ma dopo il pastore burlone rivelava che era stato tutto uno scherzo. Questo scherzo continuò per parecchi giorni, finché una notte il lupo arrivò veramente. Il pastore cominciò a gridare: "Al lupo, al lupo!". Ma nessuno venne ad aiutarlo perché tutti pensarono che fosse il solito scherzo. Così il lupo si mangiò tutte le pecore.