Chiara De Luca
o non l’ho voluto questo figlio
o non l’ho voluto questo figlio,
dici a bruciapelo e guardi sorridendo
lui che dalla porta ti sorride
di rimando, si volta senza sguardo
verso l’oblò aperto sull’esterno
a un pianto di sirene in avvicinamento
al portone del pronto soccorso sempre aperto,
ogni giorno striato di azzurro e di tormento,
mentre la donna al tuo fianco sobbalza
e nello scialle rapida sprofonda.
Eppure è per lui che al mattino mi risveglio
però l’ho capito solo ora che di cancro
sto morendo.
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