Chiara De Luca
È strano vedi come possa il vento
È strano vedi come possa il vento
liberare il cielo e alleggerire in volo
le braccia degli alberi di nuovo genuflessi.
Prigioniera in casa manca ancora tanta luce
bevuta dal palazzo a pochi metri desertato,
mentre sul terrazzo i panni giocano coi fili
appesantiti danzano sgraziati e come ignari
del tempo segreto che battuto dal silenzio
da mesi nel quartiere non fa che replicare
la bellezza dura dei tuoi occhi nell’andare
la tragica saggezza che traveste le paure
le grida dei bambini in quel cortile
così pure
(Da La corola della memoria, 2008)
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