L'ex pornodiva Sasha Grey: «Voi mogli lo sapete»
Ha girato 225 film a luci rosse, aveva fama planetaria. Poi quel mondo è morto e lei è diventata scrittrice di libri erotici. Dimenticate Cinquanta sfumature: le sue sono storie «calde» davvero. Per spiegare che certi giochini non piacciono solo agli uomini
Davanti a me, in un piccolo ristorante italiano nel centro di Parigi, siede una giovane donna. Ha 25 anni e una carriera che in poco tempo l’ha portata ai vertici, ma che è già finita.
Succede alle atlete e alle pornostar. Sasha Grey appartiene alla seconda categoria. E anche se oggi siamo qui per parlare della sua nuova attività di scrittrice, Sasha non ha nessun problema a entrare nei dettagli del suo precedente lavoro.
In parte perché il suo primo libro, The Juliette Society, è un romanzo erotico e, in fondo, parlare di pornografia è una buona pubblicità.
In parte, almeno questa è la mia impressione, perché non avrebbe comunque alcuna remora a parlare di eiaculazione davanti a un piatto di tagliatelle e senza un separé a dividerci dai commensali, se non un’incerta barriera linguistica, visto che nessuna di noi due parla francese e loro, forse, non capiscono l’inglese.
The Juliette Society arriva sulla scia della trilogia delle Cinquanta sfumature ma, rispetto ai tanti romanzi erotici usciti in questi ultimi mesi, parte avvantaggiato. Per la notorietà dell’autrice. E, ma questa è un’opinione, perché almeno una delle due protagoniste «lo fa strano» senza remore e sensi di colpa. La Grey non ha ancora ricevuto un’offerta per i diritti cinematografici: nel caso, sa già che vorrebbe produrlo e scritturare l’attrice Mia Wasikowska. A lei potrebbe toccare il ruolo di Catherine o della disinibitissima Anna, che introduce l’amica alle gioie del sadomaso e delle orge, come quelle della Juliette Society, dove si ritrovano solo ricchi e potenti.
The Juliette Society arriva sulla scia della trilogia delle Cinquanta sfumature ma, rispetto ai tanti romanzi erotici usciti in questi ultimi mesi, parte avvantaggiato. Per la notorietà dell’autrice. E, ma questa è un’opinione, perché almeno una delle due protagoniste «lo fa strano» senza remore e sensi di colpa. La Grey non ha ancora ricevuto un’offerta per i diritti cinematografici: nel caso, sa già che vorrebbe produrlo e scritturare l’attrice Mia Wasikowska. A lei potrebbe toccare il ruolo di Catherine o della disinibitissima Anna, che introduce l’amica alle gioie del sadomaso e delle orge, come quelle della Juliette Society, dove si ritrovano solo ricchi e potenti.
Dica la verità, alla fine diventerà una trilogia come le Cinquanta sfumature.«Lo spero. Per ora ho in mente un secondo romanzo, dove raccontare come Catherine entra a far parte della Juliette Society, le sue motivazioni. Come tutti, anche lei è attirata da ciò che le fa paura». Nel suo caso, che cosa la spaventava e, al tempo stesso, l’attraeva dell’industria del porno? «Mi dava l’opportunità di esprimere parti di me che mi intimidivano. E di farlo in un ambiente sicuro». (...)
Nel suo libro non si capisce se la moglie del politico non sappia nulla dei passatempi del marito o se invece preferisca far finta di niente. «Immagini una di loro che se ne viene fuori e dice: “Non mi importa se lui ha una relazione con una ventenne, tanto alla sera torna a casa”. Le altre donne sedute con i loro mariti davanti alla Tv non apprezzerebbero. La maggior parte delle mogli di politici coinvolti in scandali sessuali sapevano benissimo che cosa stava succedendo. Ma non lo ammettono perché è impopolare». Quanti film porno ha girato in tutto? «225». Le piaceva? «I primi sei mesi sono stati i più intensi della mia vita. Poi l’eccitazione fisica cala e, allora, deve scattare il coinvolgimento psicologico».
L'intervista completa sul numero 24 di Vanity Fair in edicola da mercoledì 12 giugno 2013.
Nel suo libro non si capisce se la moglie del politico non sappia nulla dei passatempi del marito o se invece preferisca far finta di niente. «Immagini una di loro che se ne viene fuori e dice: “Non mi importa se lui ha una relazione con una ventenne, tanto alla sera torna a casa”. Le altre donne sedute con i loro mariti davanti alla Tv non apprezzerebbero. La maggior parte delle mogli di politici coinvolti in scandali sessuali sapevano benissimo che cosa stava succedendo. Ma non lo ammettono perché è impopolare». Quanti film porno ha girato in tutto? «225». Le piaceva? «I primi sei mesi sono stati i più intensi della mia vita. Poi l’eccitazione fisica cala e, allora, deve scattare il coinvolgimento psicologico».
L'intervista completa sul numero 24 di Vanity Fair in edicola da mercoledì 12 giugno 2013.
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