martedì 14 settembre 2021

Sally Rooney non voleva il successo e con un nuovo romanzo in arrivo non ha paura di confessarlo


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ERIK VOAKEGETTY IMAGES

Sally Rooney non voleva il successo e con un nuovo romanzo in arrivo non ha paura di confessarlo

In un'approfondita intervista per il Guardian l'autrice di Normal People si è lasciata andare a qualche anticipazione e a confessioni di una sincerità spiazzante sul suo rapporto con la fama.


Quando Persone normali (2018) è stato pubblicato per la prima volta, nel 2018, Sally Rooney aveva 27 anni e alle spalle un solo romanzo di discreto successo, Parlarne tra amici (2017). Identificata fin da subito come la scrittrice emblema della generazione millenial ha raggiunto la fama (e milioni di copie vendute) in brevissimo tempo, soprattutto quando nel 2020 il suo secondo libro è stato trasformato in una serie tv di successo con Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal.

In una recente intervista per il Guardian, la scrittrice irlandese ha dichiarato che per lei il successo è stato più che altro uno shock, qualcosa “che succede senza che ci sia un consenso significativo – la persone famosa non voleva diventare famosa in realtà”. Così nel suo nuovo romanzo Beautiful World, Where Are You, una delle due protagoniste, Alice, una scrittrice quasi trentenne di successo che ha raggiunto la fama con i primi due libri (difficile non vedervi qualcosa di Rooney), lascia tutto per ritirarsi nella campagna irlandese e cercare di scrivere il suo terzo successo.

Per Rooney l’unico modo per fuggire a questa fama così scomoda è infatti quello “di smettere di fare quello che si è bravi a fare, così da potersi ritirare a vita privata”, ma aggiunge: “Mi sembrerebbe tuttavia un enorme sacrificio da parte di queste persone e un esercizio di autodistruzione culturale per il resto di noi, forzare uomini e donne di talento a scegliere tra il vivere in questo infermo o tenersi il loro talento tutto per loro”.

Così Rooney continua a scrivere, per il resto però cerca di farsi vedere il meno possibile: si è cancellata da Twitter e non legge recensioni che contengano il suo nome. “Ho praticamente messo in muto il mio nome sui social media per evitare di incapparvi anche accidentalmente […] eppure il mondo ha un modo per infilarsi anche non volendo. La copertura mediatica della serie tv ispirata a Normal People è stata incredibilmente onnipresente, non ho potuto evitare di incapparvici. Ovviamente ci sono persone che mi fermano per strada ogni tanto e quasi sempre si avvicinano in maniera amichevole e piacevole. E ricevo email, lettere e via dicendo”. Eppure c'è qualcosa che proprio non le va giù.

Come ha spiegato nell’intervista se la scrittrice è infatti disposta a sopportare quello che ha definito “l’inferno” della fama, non riesce proprio a perdonare il fatto che anche le persone che la circondano debbano essere sottoposte allo sguardo mediatico: “C’è una parte di me che crede che alcune cose relative alla mia vita familiare non siano fatti di nessuno. I miei genitori probabilmente non hanno impostato e condotto le proprie vite aspettandosi che un giorno i loro lavori o i loro redditi fossero sottoposti allo scrutinio di sconosciuti su Internet”.

Tutte queste frustrazioni Rooney le racconta e le fa vivere sulla carta nel personaggio di Alice, protagonista del nuovo romanzo insieme alla migliore amica Eileen e ai rispettivi partner (o possibili partner). Tutti alla vigilia dei trent’anni sono in qualche modo persi: c’è chi è troppo famoso, chi non lo è abbastanza, chi si porta dietro ferite d’infanzia insanabili, chi non riesce più a riconoscersi. Un romanzo di donne, di giovani, di paura, ansia, di incertezza: gli ingredienti, secondo i fan di Rooney, per un ennesimo successo.

BAZAAR


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