giovedì 19 dicembre 2019

La Tour Paris 13 / La cultura dei graffiti

La Tour Paris 13

La cultura dei graffiti


SARA DURANTINI
25 OTTOBRE 2013 

Ginette, 77 anni, è una delle ultime inquiline del palazzo più artistico del momento. Canoe.ca l'ha incontrata e ha reso nota non solo la sua storia, la storia di una persona che ha realmente vissuto tra quelle mura ma soprattutto le sensazioni che ha provato vedendo gli artisti al lavoro per recuperare e rivalorizzare uno degli edifici del centro storico di Parigi. Ginette ha raccontato di quando i primi artisti, a primavera inoltrata hanno iniziato a occupare il palazzo per dipingere le pareti. Hanno ridato la vita a queste mura, è quello che emerge dalle parole di Ginette. E nonostante le difficoltà dovute alla comprensione di lingue differenti (ricordiamo che gli artisti provengono da tutto il mondo), il palazzo, racconta Ginette, ha ricominciato a respirare un'aria nuova, c'era bellezza ovunque. Alcune creazioni sono piaciute tanto a Ginette quanto agli altri inquilini che hanno potuto vedere la mostra in anteprima (gli inquilini, è bene ricordare anche questo, hanno dovuto cercarsi nel frattempo una sistemazione alternativa).


Il "rinnovamento urbano" prevede la distruzione di questo edificio per ricreare spazi più idonei alle esigenze del cittadino contemporaneo. All'interno di questo discorso, che potrebbe toccare tematiche sociali, economiche ma anche filosofiche (oltre che artistiche), si sottolinea il fatto che La Tour Paris 13 non è (come ha ricordato giustamente Christian Omodeo) solo un progetto ma è anche un "modo nuovo di guardare ai graffiti e alla streetart", correnti artistiche che, proprio in questi giorni, in Italia, sono al centro di un dibattito in seguito all'esposto depositato dai vigili di Bologna alla procura della repubblica contro Alice Pasquini (aka Alicè). Delle difficoltà che i writer incontrano nel nostro Paese ne avevamo parlato anche durante l'intervista a Christian Omodeo, il quale proprio in questi giorni tramite Facebook ha postato il video del lungometraggio Vandal, ispirato alla storia di un giovane writer, segno di come la Francia si stia aprendo verso la cultura dei graffiti.

Nell'attesa che anche a livello nazionale il nostro Paese prenda consapevolezza di questa apertura, imitandola, possiamo ammirare ciò che gli street artist italiani hanno creato in uno dei piani de la Tour Paris 13 interamente dedicato alla loro arte.
Per approfondimenti leggi anche Street Art: La Tour Paris 13


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