Inge Feltrinelli |
Addio a Inge Feltrinelli, la grande signora dell'editoria
Fotoreporter prima ed editrice poi, voleva cambiare il mondo con i libri. Il prossimo novembre avrebbe compiuto 88 anni
20 SETTEMBRE 2018
di LAURA PEZZINO
di LAURA PEZZINO
Inge Feltrinelli, nata Schoenthal, morta oggi a 87 anni, era già affermata nel suo lavoro di fotoreporter ben prima di prendere il nome del marito Giangiacomo, uno degli intellettuali europei la cui eredità ha messo le radici più lunghe nel futuro dell’editoria e della cultura.
Tedesca, nata a Gottinga nel 1939 da ebrei tedeschi immigrati dalla Spagna, Inge Feltrinelli si decrisse così qualche anno fa in un’intervista al sito americano, 032: «Ero una di quelle ragazza dellla Germania del Dopoguerra che smaniavano per vedere il mondo.
Per questo nel 1950 mi trasferii ad Amburgo e trovai una sistemazione nel seminterrato della fotografa Rosemarie Pierer. Il mio materasso era sistemato nell’atrio che portava alla sua camera oscura. Imparai l’abc della fotografia. E poiché ero anche una ragazza sfacciata (assomigliavo un po’ all’attrice francese Leslie Caron) mi guadagnavo qualche soldo facendo la modella».
Hemingway e Inge Feltrinelli |
Nel 1952 si era trasferità a New York dove fotografò le celebrity dell’epoca, da Greta Garbo a Picasso, da Chagall ad Allen Ginsberg, a Ernest Hemigway (lo scatto che li ritrae insieme è ormai diventato iconico). Nel 1958 conosce Giangiacomo Feltrinelli e due anni dopo lo sposa, decidendo di trasferirsi con lui a Milano. Quando, nel 1969, il marito decide di entrare in clandestinità, è lei che gestisce la casa editrice, cosa che ha fatto praticamente fino a oggi, anche dopo il 14 marzo 1972, quando il corpo dell’editore fu rinvenuto ai piedi di un traliccio dell’alta tensione, a Segrate, dilaniato per l’esplosione di un ordigno.
Tra le sue pubblicazioni storiche, si ricordano, nel 1957, Il dottor Živago di Boris Pasternak e, un anno dopo, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Nel corso del tempo, Inge ha pertanto accolto l’eredità di coraggio e innovazione del marito portandola fino al nuovo millennio. Nel comunicato in cui la casa editrice ha annunciato, questa mattina, la morte della signora, è stato scritto: «Fonte quotidiana di ispirazione per le attività dell’intero Gruppo,Inge Feltrinelli è stata la guida più esigente e lo sguardo più innovativo, l’entusiasta promotrice di nuove attività come la diga più invalicabile a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della cultura e di tutte le manifestazioni di pensiero libero […]. L’Amministratore Delegato del Gruppo, Roberto Rivellino, il Comitato di alta direzione, i librai Feltrinelli e tutto il personale della squadra Feltrinelli sono vicini al loro Presidente Carlo e a tutta la sua famiglia nel loro dolore. Nel condividere questo momento con tutti i lettori e appassionati di cultura, il nostro Gruppo non può che ricordare adeguatamente la straordinaria vita di Inge Feltrinelli prendendosi l’impegno di continuare a percorrere la strada da lei tracciata. In tutte le forme e con tutta l’energia possibile».
Qualche anno fa, Real Cinema ha anche prodotto un documentario sulla sua vita, con testimonianze e filmati storici dove appaiono personaggi come Anna Magnani, Fidel Castro, Richard Avedon, Simone de Beauvoir, Karen Blixen eBertholt Brecht.
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