Una scena del film (Fonte: Ufficio Stampa)
Anna Karenina, regina dell'audience
Anna Karenina, un trionfo. La fiction andata in onda su Rai 1 lunedì 2 e martedì 3 dicembre ha vinto la guerra degli ascolti surclassando gli altri canali con oltre 5 milioni di telespettatori. Per entrambe le serate è stato il programma più seguito, nonostante la concorrenza di talk show politici, film e posticipi di campionato. A testimonianza del fatto che l’eroina di Tolstoj ha fatto breccia nel cuore degli italiani fin dal quel primo sceneggiato, “antenato” delle odierne fiction, prodotto dalla Rai nel 1974 con Lea Massari nei panni di Anna. Quasi quarant’anni dopo, a prestare il volto alla bella e tormentata russa è Vittoria Puccini; nel ruolo dell’ufficiale Vronskij l’attore di origini cilene Santiago Cabrera.
Una scena del film (Fonte: Ufficio Stampa)
La miniserie diretta da Christian Duguay – una coproduzione italiana, francese, tedesca e spagnola – è solo l’ultimo di decine di adattamenti televisivi e cinematografici del capolavoro russo: da quello tedesco del 1910, passando per le versioni con Greta Garbo, Vivien Leigh e Sophie Marceau, rispettivamente nel 1935, 1948 e 1997. Attrici leggendarie per un personaggio memorabile. Con cui ha dovuto fare i conti anche Keira Knightley, l’ultima in ordine di tempo con la sua Anna Karenina del 2012.
Un ruolo che non si veste a cuor leggero, come la stessa Puccini ha ammesso: "Essere scelta per interpretare Anna è stato come realizzare un sogno. Ma ho dovuto tener conto della complessità del personaggio, che racchiude in sé aspetti diversi e contrastanti della personalità femminile. Anna è una donna vera".Ogni trasposizione del romanzo è diversa dalle altre, influenzata dal contesto storico e dal taglio interpretativo, ma la Anna Karenina targata Rai è una donna dalla straordinaria attualità. Nelle intenzioni degli autori la sua vicenda non è solo il racconto di un tradimento, ma anche del percorso verso la felicità che Anna interrompe bruscamente con il suo gesto tragico: "La doverosa fedeltà al romanzo – spiega lo sceneggiatore Francesco Arlanch – non mi ha esentato dalla necessità di integrare in modo sostanziale le parti dell’intreccio che Tolstoj ha lasciato all’immaginazione del lettore. Un esempio: al corteggiamento di Vronskij, che a poco a poco vince le resistenze di Anna fino a spingerla al tradimento, l’autore dedica poco più di una riga.
L'Anna Karenina british con un pizzico d'Italia |
Una parte così decisiva della vicenda non poteva essere lasciata alla fantasia dello spettatore. E così è stato necessario inventare un’articolata sequenza di seduzione che culmina nella decisione di Anna di intraprendere una relazione con l’affascinante ufficiale".
E gli ascolti delle due serate premiano gli sforzi di una produzione certamente impegnativa: duemila comparse, cento cavalli, trenta carrozze, 1200 costumi d’epoca e sette tonnellate di neve finta necessaria ad imbiancare il set. Fino all’arrivo di quella vera.
Anna Karenina, infatti, è stata interamente girata in Lituania e Lettonia, con temperature che hanno toccato massimo i dieci gradi.
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