Perché questi libri di J.K. Rowling, Sally Rooney e Ernest Hemingway valgono migliaia di euro
Da anni i collezionisti di libri rari hanno messo gli occhi sulle prime edizioni e sulle copie pre-stampa.
Da anni i collezionisti di libri rari hanno puntato gli occhi sulle prime edizioni della celebre saga di Harry Potter, nata dalla penna di J. K. Rowling e uscita nelle librerie a partire dal 1997. Se ormai i sette libri sono annoverati tra i più grandi best-seller di tutti i tempi, agli albori non è stato certo così. Quando, nel 1995, J. K. Rowling termina la stesura del suo primo romanzo e lo intitola Harry Potter e la pietra filosofale, sceglie un solo agente letterario a cui mandare i primi capitoli, e lo sceglie perché ha un nome “da bambino” che la ispira. Si chiama Christopher Little, ha un ufficio a Fulham e decide subito di cestinare il manoscritto perché reputa che i libri per bambini non vendano più. Poi però l’occhio di un’impiegata cade sulle prime righe, e sulle seconde, e quell’impiegata, Bryony Evens, chiede il permesso di fotocopiare il manoscritto per mostrarlo a qualche editore. Ben undici case editrici rifiuteranno il libro, fino a quando il manoscritto non raggiunge l’editore Bloomsbury, che offre 2.500 sterline per la sua pubblicazione ed emette una prima, molto cauta, tiratura. La primissima edizione inglese di Harry Potter and the Philosopher's Stone del 1997 ammonta solo a 500 copie, di cui 300 uscite effettivamente nelle librerie. Quelle prime copie andarono subito a ruba grazie al passaparola fra lettori, ne verrà stampata una seconda edizione, quindi una terza e così via e quel lotto originale di prime stampe aumenterà di valore in modo esponenziale. Quei primi rari esemplari sono diventati pezzi ambitissimi per i collezionisti, disposti a pagare cifre da capogiro. Come riconoscerli? Tra gli altri segni, un errore a pagina 53, dove, nella lista di oggetti che Harry dovrà portare a Hogwarts, appare per due volte la parola “wand” (bacchetta). L’errore sarà poi corretto al momento della ristampa, ma ha reso quei pochi esemplari che lo contengono degli oggetti preziosi.
Oltre alla desiderata prima edizione, i collezionisti sono a caccia anche delle copie – di qualunque anno e traduzione – che rechino una dedica o una firma di J. K. Rowling. Ma c’è un libro in particolare, prodotto direttamente dalla penna di J. K. Rowling, che è stato venduto per 368.750 sterline. Si tratta de Le Fiabe di Beda il Bardo, libro che, in Harry Potter e i doni della morte, Albus Silente dona a Hermione Granger. Il libro è stato pubblicato nel 2007, ma la versione da oltre trecento migliaia di sterline, non è quella che potreste trovare in una qualsiasi libreria. In pochi sanno infatti che esistono sette copie del libro scritte a mano e illustrate dalla stessa Rowling che, poi, ne ha regalate sei ai propri amici ed editori. La settima copia, che è stata poi messa all’asta per beneficenza, è rilegata in pelle e decorata con argento e pietre di luna ed è stata realizzata per l'editore Barry Cunningham, che lavorava alla Bloomsbury quando la casa editrice ha deciso di pubblicare il primo libro di Harry Potter.
Ma c’è un altro tipo di edizione, o meglio pre-edizione, che va annoverata nella raccolta dei libri più rari di J. K. Rowling. Si tratta degli ARC, acronimo per advance reader copy. Sono copie gratuite di libri di prossima pubblicazione, solitamente le versioni preliminari delle pubblicazioni destinate alla revisione da parte di autori, redattori e revisori, distribuiti dalle case editrici anche a scrittori, giornalisti, librerie e, negli ultimi tempi, anche a influencer che li ricevono mesi prima della pubblicazione. Di recente, la questione sulla correttezza o meno della vendita di queste copie pre-stampa è tornata alla ribalta in occasione dell’uscita di uno dei romanzi più sospirati del 2021, il nuovo libro di Sally Rooney, Beautiful World, Where Are You, atteso nelle librerie a settembre. Quando le copie a lettura anticipata del nuovo romanzo della scrittrice irlandese sono state inviate a maggio, hanno scatenato una raffica di post sui social media. Una fortunata selezione di editori, scrittori e influencer ha sfoggiato le proprie copie, altri si sono lamentati di non averne ricevuta una.
Presto queste copie “di prova” (che sono tutte chiaramente contrassegnate come non destinate alla vendita) hanno cominciato ad apparire su siti di vendita e aste online come eBay e Depop. Come riporta il Wall Street Journal, alcuni giorni fa una delle advance reader copy, pur recante in bella vista sul retro della copertina la scritta “not for sale”, è stata venduta su eBay per 79,99 dollari e un’altra copia è stata venduta poco prima per 200 dollari, circa dieci volte il prezzo effettivo del libro in copertina rigida. La legalità o meno della vendita degli ARC risulta alquanto ambigua. Le advance reader copy sono chiaramente contrassegnate come non in vendita e gli editori rimangono i loro legittimi proprietari. Ciò significa che tecnicamente una casa editrice potrebbe richiamare un ARC in qualsiasi momento. Ma il problema non si era mai davvero posto per un libro non ancora pubblicato ai livelli raggiunti dal nuovo libro di Sally Rooney. Eppure, le copie pre-stampa di best-seller e classici sono da tempo oggetti per collezionisti: classici di autori come Ernest Hemingway o John Steinbeck possono essere venduti fino a 30.000 dollari. Crossroads di Jonathan Franzen, che sarà pubblicato a ottobre, è stato venduto all'inizio di questo mese su eBay per 124 sterline. E poi c’è Harry Potter. A maggio, una versione non ancora corretta di Harry Potter e la pietra filosofale è stata venduta per oltre 29,000 dollari.
Nessun commento:
Posta un commento