martedì 19 luglio 2016

Les Murray / Dentro la sparizione



Les Murray

Dentro la sparizione 

Ritmi usuali di tempo in decomposizione
svaniscono, e la tua veglia
diventa laboriosa come una scienza.

Ti raggomitoli, e diventi
l’immortale io giovane
che sopravviverà ai tuoi sogni
e sparirà nel sopravvivere.

Il sogno porta avanti la sua storia
al ritmo della fiction
in un colore crepuscolare, senza sole,

si crede alle sue scene,
una biblioteca di ciottoli di legno,
puro arredamento mitico

vividi droni di conversazione -
ma gli amori non ritornano:
quegli incontri sembrano intrattenibili.

Urgenze del tuo tempo
se ne vanno alla deriva coi vestiti più marroni
camminando con te lungo le arcate
ma poi tu ti fai da parte,

sbigottito, a fianco delle migliaia
che si insozzano giù per un ripido steccato
dentro un’imminenza –

come nell’antico cunicolo,
metti in scena una galleria di immagini
di te che tieni traccia al tuo respiro
girando angoli che non ritornano

finché il banale che stordisce
ti restituisce la tua taglia di veglia
in brandelli di storia.



Les Murray (Leslie Alan Murray) è uno dei maggiori poeti australiani e influente critico letterario.

Nato in un villaggio del New South Wales, ha passato l'infanzia e l'adolescenza nella fattoria del padre e proprio la bellezza del paesaggio rurale sarà l'ambiente privilegiato di molte sue poesie. Di famiglia povera, Murray si identifica con i non privilegiati e forte è il legame con gli Aborigeni e con la cultura popolare. 

Studia Lingue Moderne all'Università di Sydney ma non consegue la laurea. Nel 1965 pubblica la sua prima raccolta, The Ilex Tree (che vince il Grace Leven Prize). Dopo un intenso viaggio all'estero, rientra in Australia dove si laurea nel 1969 iniziando l'attività di poeta a tempo pieno, collaborando con importanti riviste e pubblicando diversi saggi. 

Al primo volume di poesie seguiranno diverse raccolte, tradotte in dieci lingue, e svariati sono i premi conseguiti. Si segnalano il Petrarch Prize nel 1995, il prestigioso TS Eliot Award nel 1999 e nello stesso anno la Queens Gold Metal for Poetry su indicazione di Ted Hughes. 

In Italia sono apparsi Freddy Nettuno (Milano, Giano, 2004), Un arcobaleno perfettamente normale (Milano, Adelphi, 2004) e Lettere dalla Beozia. Scritti sull'Australia e la poesia (Milano, Giano, 2005). Una selezione di poesie è stata inoltre pubblicata dalla rivista ClanDestino (n° 4, 2006) con traduzione a firma di Mariadonata Villa.


Mariadonata Villa (Modena, 1977) si è occupata di vari poeti contemporanei di lingua inglese in traduzione sulla rivista clanDestino. Ha tradotto per la prima volta in Italia il narratore americano James Kilgo (Dai luoghi profondi, Genova 2012). Ha recentemente curato varie incursioni poetiche nel mondo dell'arte e della fotografia. La sua prima raccolta,L'assedio (finalista al premio Carducci 2013), è uscita nel maggio 2012 per l'editore Raffaelli.

ATELIER



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