A sinistra il candidato delle opposizioni, Edmondo Gonzales Urrutia, a destra Nicolas Maduro
Venezuela, Nicolás Maduro riconfermato Presidente con il 51,2%. L'opposizione denuncia irregolarità
La partecipazione al voto è stata del 59%. I ministri degli esteri di Uruguay, Argentina, Costa Rica, Ecuador, Panama, Paraguay e Perù avevano emesso un comunicato congiunto per esprimere preoccupazione e garanzia sul voto
Con l'80% delle schede scrutinate “Nicolás Maduro ha ottenuto 5.150.092 voti, ovvero il 51,2%, mentre il suo diretto avversario, Edmundo González Urrutia, si è fermato a 4.445.978 ovvero il 44,02%. Lo ha annunciato il Consiglio elettorale nazionale, sei ore dopo la chiusura dei seggi. L'affluenza alle urne è stata del 59%. Il Consiglio ha anche denunciato “un massiccio attacco hacker” che avrebbe causato ritardi.
Intanto l'opposizione denuncia irregolarità nello scrutinio delle elezioni Presidenziali. Secondo la Piattaforma Unitaria Democratica (Pud), il Consiglio elettorale nazionale ha ritardato la trasmissione dei risultati in molti centri. È stato impedito “ai nostri testimoni di ottenere i verbali e sono stati allontanati dai loro seggi elettorali”, ha dichiarato l'ex deputata Delsa Solórzano a nome della coalizione.
Il Perù ha richiamato l'ambasciatore in Venezuela. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri di Lima.
Ad urne aperte, i primi exit poll sono stati contrastanti. I dati forniti dall'istituto Hinterlaces, vicino alle posizioni del governo, davano in vantaggio il presidente uscente con il 54,57%, contro il 42,82% di Urrutia. La diffusione del sondaggio aveva suscitato polemiche. Di segno opposto i dati diffusi dall'analista Andres Izarra - esentato dal vincolo di non pubblicare sondaggi essendo un residente in Germania - secondo cui lo sfidante era dato in vantaggio con il 58,7% delle preferenze contro il 37,24% di voti incassati da Maduro.
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