lunedì 26 giugno 2023

La storia della Cafè Society, circoli culturali all'aria aperta

 


La storia della Cafè Society, circoli culturali all'aria aperta

Centri nevralgici di arte e letteratura.

DI LORENZO VILLA

Un tavolino, due sedie, un dehor e un caffè. Magari anche un pasticcino, immerso nella cornice di una delle capitali mondiali. Un’immagine, questa, che riporta indietro nel tempo, ma che sempre di più sta tornando nel costume e nelle abitudini di chi abita e vive la città. Cosa sarebbe, dunque, una città come Parigi, Milano, Roma, Vienna, ma anche New York, Londra senza i caffè che abbelliscono le vie del centro?

Il caffè, inteso come quel locale in cui si passa del tempo al tavolo conversando, leggendo, sorseggiando bevande calde, è nella tradizione europea e occidentale da diversi secoli, ma è dalla fine dell’Ottocento che si è affermato con quelle caratteristiche che hanno dato il nome di Cafè Society agli avventori che si servivano degli spazi dei locali per incontrarsi e creare dei salotti pubblici.

models wearing extravagant hats photo by george kargergetty images
GEORGE KARGER//GETTY IMAGES

La Cafè Society è anzitutto un fenomeno sociale: scrittori, intellettuali, artisti che si riunivano nei caffè per confrontarsi, discutere ed esprimere la loro arte e trasformavano questi luoghi in centri di attività creativa e intellettuale, in cui avventori di tutte le estrazioni sociali potevano partecipare alle vivaci conversazioni che si creavano. Un melting pot intellettuale che nel corso degli anni ha avuto un impatto significativo su diversi movimenti culturali come l’esistenzialismo, movimento letterario nato principalmente dai confronti degli intellettuali che si riunivano nei caffè parigini durante il Novecento.

Si può dunque capire l’importanza del caffè a livello sociale: in ambienti più formali uno studente non sarebbe mai entrato in contatto diretto con i protagonisti di un movimento culturale. Hemingway, Picasso, Freud, Gertrude Stein – tutti grandi interpreti della Cafè Society – che si sedevano a fianco di gente comune come studenti, lavoratori, giornalisti: questi erano i caffè nel Novecento.

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HULTON ARCHIVE

Com’è ovvio non esiste Cafè Society senza città: tutto è andato di pari passo con l’evoluzione della vita di città. Con una società sempre più urbanizzata e sempre più aperta, i caffè hanno rappresentato una sorta di seconda casa e oasi di riflessione per gli abitanti delle città sempre più frenetiche e industrializzate del Novecento. E proprio la possibilità di fermarsi un momento a sorseggiare un caffè e conversare con altre persone ha dato modo anche di portare avanti discussioni non soltanto artistiche ma di forte importanza per quanto riguarda i diritti sociali. I caffè, infatti, erano un ambiente inclusivo in cui le donne partecipavano attivamente. Basti ricordare nomi del calibro di Simone de Beauvoir e Virginia Woolf: entrambe grandi protagoniste della Cafè Society.

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KURT HUTTON

Ma la Cafè Society non è morta con il XX secolo. Anzi, è più viva che mai, seppur sia evoluta parecchio rispetto ai salotti dei Roaring Twenties. Il concetto e l'essenza di base sono gli stessi. Di diverso ci sono alcune caratteristiche che il turismo ha per forza di cosa modificato. E così il caffè delle Giubbe Rosse, un tempo covo di futuristi e rappresentanti dell’Ermetismo, continua il suo servizio pubblico nel cuore di Firenze; il Cafè Central di Vienna, storico locale in cui Freud prima e Arthur Schnitzler poi si ritrovavano a scrivere, è diventato un luogo affascinante e di classe per chi vuole sedersi a un tavolino e vivere in pieno un’esperienza della caffetteria viennese; E come dimenticarsi dei leggendari caffè di Parigi come lo storico Procope, il Cafè Flore o il Cafè de la Paix: tutti luoghi frequentati dall’intellighenzia artistica del XX secolo e ora mete turistiche in cui si possono rivivere quei momenti. Infatti, non è affatto strano trovare una nuova Cafè Society che porta avanti la storica e intramontabile stagione novecentesca: studenti, artisti, scrittori che lavorano o studiano al loro computer, seduti al tavolo con un caffè.

unspecified circa 1935 the caf de la paix in new york, the forst caf with a small backyard with tables schanigarten, usa, photograph, around 1935 photo by imagnogetty images das cafe de la paix in new york, das erste caf mit einem kleinen gastgarten zur strasse, amerika, photographie, um 1935
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