Alfred Hitchcock Sandro Becchetti |
Sandro Becchetti
L’inganno del vero
Di Cut-tv's mercoledì 22 novembre 2017
Sandro Becchetti, l'inganno del vero e le sfumature più potenti e conflittuali del suo linguaggio fotografico
«... Questa per me è stata la fotografia: la menzogna, una componente essenziale della verità. Le mie macchine fotografiche contenevano, per me, intendo dire, tutte le immagini possibili, ma come le platoniche ombre contenevano anche il loro contrario»
Sandro Becchetti
Anche non condividendo orientamenti filosofico-culturali tanto radicali e relativisti da negare o mettere in discussione criticamente l'esistenza di verità assolute, o non dovendo fare i conti con l'universo iconografico che sceglie, seziona, mette in posa, ricostruisce e ritocca le immagini per renderle più vere del vero, è difficile non condividere le considerazioni di Sandro Becchetti sulla fotografia e "l'inganno del vero".
Considerazioni in parte smentite e in parte avvalorate dalle zone d'ombra e di luce colte dal celebre scatto di Pier Paolo Pasolini, con l'ode sepolcrale de Le ceneri di Gramsci in mano e lo sguardo ben aperto sulla consapevolezza della drammatica contraddizione vissuta nei confronti della società dalla quale si sente profondamente diverso. Lo sguardo senza tempo puntato sulle dolorose contraddizioni che albergano in ognuno di noi.
Il ritratto potente di un rapporto conflittuale, analogo a quello vissuto da Becchetti con la fotografia che dissimula, la società assuefatta e indifferente, un temperamento sensibile al chiaroscuro dell'esistenza, protagonista di poesie, racconti e soggetti per la tv.
Natalia Ginzburg |
La stessa sensibilità che gli consente di fotografare l'anima tormentata di Pasolini e quella fascinosa di Laura Antonelli, le pose del Fellini più sornione e quella più annoiata di Alfred Hitchock, un Dustin Hoffman da 'corridoio' e il profilo 'già' iconico di Wahrol, la silhouette dei fratelli Taviani insieme ai funerali delle vittime di Piazza Fontana, i marinai greci e il soldato sefardita di Gerusalemme, fino al momento della sua scomparsa nel 2013.
Nessun commento:
Posta un commento