venerdì 19 aprile 2019

La polizia francese: “L’incendio di Notre-Dame provocato da un corto circuito”


La polizia francese: “L’incendio di Notre-Dame provocato da un corto circuito”

All’origine del rogo i lavori attorno alla guglia. Le fiamme forse causate da uno dei due montacarichi per gli operai


Leonardo Martinelli

Parigi, 18/04/2019


Niente di ufficiale. Ma fonti della polizia francese, citate da diversi media locali, hanno sottolineato che «il rogo di Notre-Dame è stato provocato probabilmente da un corto circuito».
Sul tetto della cattedrale si stavano effettuando dei lavori, in particolare intorno alla guglia, il cui rivestimento di piombo era decisamente degradato. Due montacarichi erano stati installati per raggiungere quella postazione così alta (e un terzo doveva essere aggiunto). Ecco, il corto circuito potrebbe essersi verificato proprio su uno di questi montacarichi.


Tra le ipotesi che circolavano a Parigi c’era anche la possibilità che un semplice mozzicone di sigaretta avesse scatenato quel putiferio. Ma adesso l’opzione del corto circuito sembra la più plausibile, mentre mai gli inquirenti hanno avanzato la possibilità che si sia trattato di un incidente doloso. Ancora oggi, giovedì, sono stati interrogati gli operai al lavoro in quel cantiere e i dirigenti delle imprese coinvolte. Intanto, un dubbio rimaneva in relazione a quanto avvenuto lunedì sera e in particolare all’allarme anti-incendio. Aveva suonato alle 18 e 43 e aveva permesso di individuare le fiamme che uscivano dal tetto. Ma in realtà l’allarme aveva già suonato alle 18,20, senza, però, che il sistema permettesse di localizzare l’incendio. Ecco, sarebbe stato a causa di un bug informatico.

La polizia scientifica, invece, non può al momento accedere all’interno di Notre-Dame, che non è ancora stata messa in sicurezza. «Restano tre punti di fragilità maggiori della struttura della cattedrale», ha ricordato oggi Franck Riester, ministro della Cultura. Uno di questi minaccia di far crollare una parte della struttura su una delle strade adiacenti, rue du Cloitre-Notre-Dame, i cui palazzi residenziali restano evacuati. Proprio oggi sono in corso interventi molto delicati in prossimità dei tre punti di fragilità. Insomma, la battaglia per salvare quanto rimasto di Notre-Dame non è ancora stata vinta completamente.


Tra le ipotesi che circolano a Parigi c’era anche la possibilità che un semplice mozzicone di sigaretta avesse scatenato quel putiferio. Ma adesso l’opzione del corto circuito sembra la più plausibile, mentre mai gli inquirenti hanno avanzato la possibilità di un incidente doloso. Ancora oggi, giovedì, sono stati interrogati gli operai al lavoro in quel cantiere e i dirigenti delle imprese coinvolte.
La polizia scientifica, invece, non può ancora accedere all’interno di Notre-Dame, che non è ancora stata messa in sicurezza. «Restano tre punti di fragilità maggiori della struttura della cattedrale», ha ricordato oggi Franck Riester, ministro della Cultura. Insomma, la battaglia per salvare quanto rimasto di Notre-Dame non è ancora stata vinta completamente.

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