Giovanni Paladini |
Giovanni Paladini
Inediti
*
"Nella foto scatti una foto"
Da un'altra parte il mondo è in posa,
sta sulla coda d'un rondone
appeso a un filo vola via
e tu con lui sfiorando i sogni
d'altri tetti e altre migrazioni.
È un guizzo di luce il frattempo,
lo schiaffo di un pesce notturno
sulla superficie dell'alba.
L'altrove è il tuo sguardo rapito
dalla vita che ti distrae
e ti fa venire sfocata.
*
“Eros”
Sono io la linea incolore
schiacciata
tra il bianco e il nero,
la figura sottile specchiata su due baratri
d’altissima estasi e paralisi,
in eterno intermedio
teso e in attesa
come il più antico dei demoni.
*
Sappiamo cosa vuole
il bimbo col pallone:
tenere il mondo in mano
‘mia la palla io decido’.
Allora tutti zitti
ad aspettare in posa
le somme decisioni,
le squadre con cui stare.
Nessuno l’ha mai detto
- eppure tutti sanno -
di quel piacere insano
a scegliere i più forti,
che lo squilibrio vince
da solo e senza squadra.
Così triste sapere
il fato sempre uguale,
vedere come in sogno
la fine del pallone
al primo calcio errato
del solito scarpone.
Il roseto è vicino,
spinato e senza un fiore:
non giocheremo più
non torneremo a casa.
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