Gerhart Hauptmann |
Gerhart Hauptmann
Mignon, l'ultima opera pubblicata postuma nel 1947
20 MAG 2011
di
SALVATORE INCARDONA
Il tunnel che traversa il massiccio svizzero del San Gottardo io l’ho percorso in ferrovia, da tre decenni e più, diverse volte all’anno, ne sia lode al Cielo. E chi non avrebbe condiviso la mia gioia vedendo il treno, che era sprofondato nel buio a Göschenen, sbucare fuori ad Airolo?
La serpe delle carrozze uscì, d’in tratto silenziosa, quasi con tranquilla solennità, dal cuore della montagna alla luce del mondo nuovo, e mentre a Göschenen avevamo lasciato nuvole basse, buio, umidità e freddo, ci sentimmo avvolti lì da un’aria mite, mentre sopra di noi s’incarnava nel suo azzurro impeccabile il cielo del sud.
L’impulso verso il meridione, che aveva contribuito a determinare un viaggio in complesso, a dire il vero, senza scopo, parve felicemente giustificato. Un’esistenza faticosa e senza gioia si staccava dalla triste terra del nord – dove il giorno non riesce mai a liberarsi completamente dalla notte – per fare un’altra volta esperienza di un miracolo, la cui dovizia l’insufficiente medium del linguaggio non può esprimere.
(G. Hauptmann, Mignon, 1946)
Gerhart Johann Robert Hauptmann (1862 – 1946) è stato un poeta, drammaturgo e romanziere tedesco. Studente di belle arti a Breslau e a Roma, si affacciò al mondo della letteratura con opere che si ispirarono al movimento naturalista, del quale, ben presto, divenne il massimo esponente. Dimostrò tuttavia una personalità complessa e versatile che lo portò spesso a varcare i confini del naturalismo per esplorare, di volta in volta, e mai a scapito della genuina ispirazione, vaste zone intimistiche, neoromantiche, simboliste e perfino paraboliche. Nel 1912 venne insignito del premio Nobel per la letteratura.
WALL STREET INTERNATIONAL
Salvatore Incardona
Salvo Incardona è nato a Vittoria. Formatosi accademicamente presso l'Università di Pisa, dove ha conseguito la laurea in lettere moderne, si è successivamente specializzato in letteratura tedesca e filologia moderna presso l'Università di Augsburg, in Germania, e dottorato infine in letterature comparate. Ha iniziato la propria carriera collaborando con alcuni periodici di filosofia e critica letteraria (Studi Germanici, Ctonia), in qualità di consulente per numerose case editrici (fra cui ArteStampa e Carocci) e come pubblicista per la rivista Tratti. Ha firmato numerosi articoli per il Wall Street International Magazine, partecipando attivamente alla nascita della testata. Ha tradotto e curato, fra gli altri, il saggio «Antropologia delle immagini» di Hans Belting, alcuni testi di André Malraux e tutte le ultime pubblicazioni di Gianni Salvaterra. Nella città di Imola, dove ha trascorso gli ultimi anni, è stato attivo sia come insegnante di lingua tedesca che in qualità di docente di scrittura e scrittura creativa. Rientrato di recente in Sicilia, lavora in qualità di direttore artistico presso l'associazione culturale Démodé.
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