sabato 2 aprile 2016

Elisabetta Grappasonni / 2015



    ELISABETTA GRAPPASONNI – 2015

La serie di “Uova” presentate da Elisabetta Grappasonni rientra nel percorso espressivo dell’artista. Questo è un passaggio, una tappa del cammino creativo che in questo contesto appare particolarmente riflessivo e in virtù di ciò sicuramente molto interessante. L’uovo dunque appare nelle opere di Elisabetta, forte di una significativa simbologia storica che riesce a riportare l’attenzione sull’origine “del tutto”, sul senso di ordine e naturale creazione. Mi tornano in mente le parole di Papa Giovanni Paolo II nella sua lettera “agli artisti” del 1999, quando li chiamò “splendidi costruttori di bellezza”, in riferimento a quel dono straordinario che ogni artista ha nell’atto della “sua” creazione, frutto della buona fede e della capacità di fermarsi e guardarsi dentro, intingendo la punta del pennello nella tavolozza unica della propria anima.
L’uovo rientra nel sentiero artistico tracciato da Elisabetta, in virtù, forse, del forte desiderio di riflettere sul senso stesso della vita, partendo dalla creazione e rigenerazione della perfezione dell’uovo. Richiamando dunque attorno a sé le sagge riflessioni dell’antichità come il Dio Ptah, creatore dell’uomo nella cosmologia egizia e della relativa dea Iside che ne consacrò il simbolo a estrema rappresentazione della magia della vita.
Elisabetta Grappasonni in questo “passaggio” del suo percorso creativo, pone un nuovo tassello riflessivo che gli consente di poter mostrare una sempre più concreta maturità creativa.
Alberto Moioli





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