La vita di Oona O’Neill, la donna che sposò Charlie Chaplin spezzando il cuore a Salinger
Il marito descriverà più tardi l'incontro con la O'Neill l’evento più miracoloso della sua vita.
22/02/2021
“Sposerai un uomo importante, famoso: uno come Charlie Chaplin, per intenderci, o come me”: con questa profezia – completa di lettura dei tarocchi - un giovane Orson Welles sta corteggiando l’ancor più giovane Oona O’Neill, conosciuta allo Stork Club di New York. Oona, classe 1925, è alle sue prime uscite mondane, insieme alle amiche Gloria Vanderbilt e Carol Marcus, e sta già raccogliendo un esercito di pretendenti e le attenzioni morbose di Truman Capote, che a lei si ispirerà per uno dei suoi personaggi femminili di Preghiere esaudite.
Figlia di Eugene O’Neill, considerato il più grande drammaturgo americano di tutti i tempi e insignito nel 1936 del Nobel per la letteratura, Oona cresce nel New Jersey con la madre, abbandonata da Eugene quando lei ha appena tre anni; in tutta la sua vita vedrà suo padre una mezza dozzina di volte, “e solo per esserne furiosamente criticata”. Il rapporto del grande drammaturgo con i propri figli è noto per essere turbolento al limite della ferocia: da precedenti unioni nascono Eugene Jr., che muore alcolista e suicida, Shane, altro fratellastro di Oona che si trascinerà tra alcool e droghe fino a commettere anche lui suicidio, e infine Oona, che cercherà un simulacro di rapporto con il padre provocandolo con scelte di vita che lui non condivide.
Finito il liceo, quando grazie al proprio cognome può scegliere tra le più prestigiose università dell’East Coast, Oona decide di spostarsi in California e tentare la fortuna a Hollywood. Ha solo 17 anni quando si presenta a un casting per un film di Charlie Chaplin, che non le da la parte ma si innamora immediatamente di lei. Al compimento del suo diciottesimo compleanno, il cinquantatreenne Chaplin la porta all’altare e le nozze del “Grande Dittatore” con la “bambina di O’Neill” monopolizzano le testate della stampa americana. Eugene decide che sposare un uomo a lui coetaneo è l’ultima provocazione della figlia e taglia definitivamente i già fragili ponti con lei; Orson Welles probabilmente ride sotto i baffi ricordando e maledicendo la profezia di qualche anno prima; ma chi su quei titoli di giornale perde il sonno e forse il senno è un altro protagonista della letteratura americana, J. D. Salinger, che a Oona aveva donato il cuore.
La prima apparizione pubblica della coppia dopo il matrimonio al Mocambo, locale notturno di Hollywood. (1943)Si erano incontrati nel 1942 e per seguirla Salinger si era mescolato alla vita mondana newyorkese, con malcelato disagio ma certamente raccogliendo informazioni e dettagli che avrebbe poi riversato nella critica sociale di cui è intriso Il giovane Holden. Oona accetta la corte di Salinger e i due diventano inseparabili: la felicità sembra sfiorare il giovane autore che fatica a trovare un riconoscimento letterario ma che sente, almeno, di aver trovato l’amore. Dopo pochi mesi di fidanzamento, allo scoppio della Guerra, Salinger entra nel corpo di controspionaggio e inizia il periodo più sconvolgente della sua vita.
Sarà tra i soldati dello sbarco in Normandia, parteciperà alla sanguinosa battaglia delle Ardenne e sarà tra i primi a varcare i cancelli del campo di concentramento di Dachau, posando gli occhi su una delle pagine più atroci della Storia. L’unico appiglio di salvezza psicologica di Salinger in questi mesi è il rapporto epistolare con Oona, di cui mostra la foto ai suoi commilitoni indicandola come sua futura sposa. Ma la vita di Oona ha preso altre strade e nel 1943 Salinger apprende delle nozze con Chaplin dai giornali. Qui inizia la “stagione psichiatrica” di Salinger e una vita da fiaba per Oona.
Chaplin, nella sua autobiografia, dirà che l’incontro con lei è stato “l’evento più miracoloso della vita”: con due matrimoni e due figli alle spalle, l’attore più importante e influente della sua epoca trova in Oona la compagna definitiva. Joan Crawford, che li frequenta, descrive Oona come la “perfetta geisha”, che anche grazie ai 36 anni di differenza dal marito, sembra un’ancella adorante. Lo segue ovunque, bellissima e silenziosa, e gli da ben otto figli. Nel 1952, mentre si trovano a Londra per la premiere di Limelight, a Chaplin viene comunicato che potrà fare rientro negli Stati Uniti solo dopo aver risposto a un’indagine sulle proprie idee politiche e morali: sospettato di sostenere idee comuniste, Chaplin rifiuta di sottoporsi a qualsivoglia testimonianza e rinuncia alla cittadinanza americana assumendo quella britannica per sé e tutta la famiglia.
Si trasferiscono in Svizzera, a Corsier-Sur-Vevey, in una splendida villa vicino al lago di Ginevra, dove vivranno fino alla morte di Chaplin, avvenuta nel giorno di Natale del 1977. Lui ha 88 anni e Oona 53. Gli anni da vedova di Oona sono inaspettatamente selvatici: forse per recuperare un’adolescenza non vissuta o forse per il richiamo oscuro della genetica paterna, Oona sprofonda progressivamente nell’alcool e si sbizzarrisce in relazioni con uomini più giovani, tra cui Ryan O’Neal e, secondo i tabloid, David Bowie.
Muore nel 1991 di tumore al pancreas e viene sepolta a Corsier-Sur-Vevey nella tomba gemella progettata insieme a Chaplin. Tra i loro numerosi figli, Geraldine ha calcato le scene e fondato un’importante scuola di recitazione; sua figlia, Oona Chaplin, compare nel Trono di Spade e in Taboo. Salinger non risparmierà critiche e sarcasmi verso Oona e Chaplin per il resto della sua vita, e l’unico commento di Oona su di lui, rilasciato in un’intervista, è: “Ci ha coperti di disprezzo per anni: posso solo dire che sono felice di essere la moglie di Chaplin, e non di Salinger”.
Nessun commento:
Posta un commento