Umberto Saba |
Trieste, trovata poesia inedita di Saba
I versi, senza data, negli archivi Pittoni
20 novembre 2012
A 55 anni dalla sua morte, sono stati scoperti nuovi versi di Umberto Saba.
Le prime righe di una poesia inedita, trovata fra le carte degli archivi di Anita Pittoni, nel fondo che doveva costituire il nucleo portante del Centro di Studi Triestini, recitano: «Del tanto che l'anno passato / soffrimmo, del freddo, del vento, / i brividi a volte risento / qui, ne la mia pace, se fuori / odo con gli interminabili / fili garrire la bora, / Giorgio, quel freddo di allora / certo tu l'hai obliato».
LA RACCOLTA DI ANITA PITTONI. Il Centro fu ideato dalla Pittoni nel 1966 con lo scopo di raccogliere il meglio della produzione manoscritta degli scrittori triestini, da Giotti a Saba a Svevo.
La Pittoni non trovò però il sostegno per il suo progetto ma, ciononostante, continuò a raccogliere materiali, documenti, manoscritti da tutti gli artisti e gli scrittori che frequentava.
ESPOSTA IN UNA MOSTRA.Un fondo, insomma, in parte di proprietà del Comune e in parte dell'editore Simone Volpato.
La poesia inedita, senza data, è stata trovata nella parte di proprietà di Volpato, che ha deciso di esporla nella mostra alla biblioteca statale 'Stelio Crise' intitolata «Anita Pittoni: carte private».
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