Storia del tatto, il senso che ci rende umani

Laura Crucianelli, assistente al Dipartimento di Psicologia della Queen Mary University of London, dove coordina il corso di Neuroscienze cognitive e affettive, scrive un libro in cui tratteggia il più inedito e pervasivo dei sensi: il tatto.

Eugenio giannetta

17 / 12 / 2024

Agostino nelle Confessioni disse che il tatto è quel senso che è diffuso in tutto il corpo, preposto alla percezione; è il senso dei sensi, nonostante sia forse il più sottovalutato tra i sensi, perché è il primo con cui entriamo in contatto con il mondo e l’ultimo a lasciarci quando ce ne andiamo. Quello del tatto è un tema che molti hanno affrontato nel corso del tempo, osservando da diverse prospettive le vaste possibilità – sociologiche, psicologiche, mediche, artistiche – che se ne possono trarre, e proprio in questi giorni è uscito un libro che mette insieme diverse esperienze, per cercare di tratteggiare un ritratto inedito del più pervasivo dei sensi: si tratta di Storia naturale del tatto(Utet), scritto da Laura Crucianelli, assistente al Dipartimento di Psicologia della Queen Mary University of London, dove coordina il corso di Neuroscienze cognitive e affettive.