Jean-Baptiste Huynh |
Afrin Jahan
Questa mia continua ossessione
di chiamarti amore
Vedo i miei occhi gocciolare, una volta guardato in alto, vedo l'acqua mischiare al fuoco, preso la tua mano. Vedo il passare delle stagioni in maniera così caotica, stato al tuo fianco, vedo i tuoi occhi sfavillare ammirati i miei, mentre i nostri cuori si accalorano (...). Questa mia continua ossessione di chiamarti amore, di provare amore, di cadere in amore, è una percezione di cui non riesco a fare a meno. No, non è più come una volta. Non è perché mi hai preso per mano, non è perché hai unito le mie labbra contro le tue, nemmeno perché mi hai guardato e sostenuta con quei tuoi modi di fare. È per quello che non hai mai cercato di fare. È perché le mie aspettative erano del tutto diverse dalle tue, è perché quel tuo viso immaginario mi aveva accompagnato la notte, quando mi sforzavo di chiudere ciglia. È perché il tuo profumo mi era stato accanto anche quando mi mancava il respiro. È perché il mio cuore batteva ogni secondo solamente percependo il tuo nome.
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