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Motorhead, muore il leader Lemmy Kilmister: aveva appena compiuto 70 anni
SPECTTACOLI E CULTURA
2015-12-29 09:35
Ian "Lemmy" Kilmister, fondatore e leader dei Motorhead, gruppo protagonista della scena heavy metal britannica dagli anni '70, è morto a Los Angeles dopo una breve battaglia contro un cancro particolarmente aggressivo. La band ne ha annunciato il decesso sulla sua pagina Facebook, definendolo «il nostro nobile e poderoso amico», invitando i suoi fans a ricordarlo suonando la sua musica a tutto volume. «Aveva saputo della malattia il 26 dicembre - scrive la band - Era a casa, seduto davanti al suo videogame preferito, con la sua famiglia. Non ci sono parole per esprimere il nostro shock e la nostra tristezza».
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Con la morte di «Lemmy», che aveva da poco compiuto i 70 anni, scompare un eroe di varie generazioni di appassionati di hard rock e metal, noto, oltre che per la sua musica, anche per il suo singolare aspetto, i suoi grandi baffi e i vistosi nei sul viso. Più di tutto, però, contava lo stile creativo che lo aveva reso un personaggio cult della storia del rock e un innovatore, fin dagli esordi con il gruppo psichedelico degli Hawkind, poi per quattro decadi con i Motorheads. Tra i suoi album più famosi, Ace of Spades e Killed by Death. «Aveva saputo della malattia il 26 dicembre. Era a casa, seduto davanti al suo videogame preferito, con la sua famiglia. Non ci sono parole per esprimere il nostro sconcerto e la nostra tristezza», si legge sul sito del gruppo. «Diremo di più nei prossimi giorni - aggiunge il post - , per adesso suonate forte i Motorhead, gli Hawkwind, la musica di Lemmy. Fatevi un drink o più di uno, condividete storie. Celebrate la vita di questo uomo meraviglioso che l'ha celebrata in modo così vibrante da sè. Lui avrebbe voluto esattamente questo». Numerosi i messaggi di cordoglio diffusi da altri musicisti e fan su tutti i social network. Nato alla vigilia di Natale del 1945 nello Staffordshire (Inghilterra), Kilmister aveva fondato i Motorhead nel 1975. Bassista e cantante solista da sempre, era una istituzione anche tra i suoi colleghi musicisti rock. Ozzy Osbourne, che lo considerava «uno dei miei migliori amici», lo ha salutato in un tweet come «un guerriero e una leggenda», sperando di ritrovarlo nell'aldilà.
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