LAST NIGHT
Opera prima
Last night il film d’apertura del festival internazionale di Roma, dopo aver fatto molto parlare di sé è finalmente in tutte le sale italiane. Opera prima della regista Massy Tadjedin - americana di origine iraniana - la quale porta sullo schermo le trentasei ore di una coppia innamorata con una pellicola dai toni spiccatamente melodrammatici. Michael e Joanna sono una coppia felicemente sposata, stanno insieme dai tempi del college, lui progetta ristrutturazioni di immobili, lei cerca di riprendersi dal blocco dello scrittore dopo il successo del primo libro. I due sposini conducono una vita agiata nel loro costoso appartamento e ricalcano il perfetto quadro borghese di una giovane coppia. Joanna, interpretata da una sorprendente Keira Knightley, durante una cena di lavoro viene turbata dalla complicità del marito manifestata nei confronti di Laura, sua nuova seducente collega (Eva Mendes). In Joanna prende forma una profonda gelosia che la porta ad affrontare Michael, il quale le confessa l’innocente attrazione provata per la ragazza. La regista mostra particolare cura nel rappresentare il nido d’amore della coppia e impostando da qui le pieghe che prenderanno gli sviluppi futuri del lungometraggio, lasciando aperta la porta del dubbio. La mattina seguente Michael, interpretato dal protagonista di Avatar Sam Wortinghton, si reca a Philadelphia per lavoro in compagnia della bellissima Laura. In Michael nasce la fantasia di concedersi a quell’infedeltà accusata dalla moglie. Aumenta di conseguenza l’attrazione sperimentata da lui verso Laura. Joanna rimasta a New York per cercare di scrivere il libro si imbatte in Alex (Guillame Canet), un vecchio amore. Un attimo e la passione si riaccende.
Last night indaga il gioco di coppia, mostra due punti diametralmente opposti che danno vita a tradimenti e bugie coperti da un velo di ipocrisia il quale sembra caratterizzare la relazione di coppia. Joanna deve affrontare un amore mancato, e rivive la forte passione trascorrendo la notte con Alex sullo sfondo di una fascinosa New York guardiana dei segreti più profondi dei propri abitanti. Non si può fare a meno di notare la forte presenza della musica del compositore inglese Clint Mansell, la quale sottolinea maggiormente, attraverso le proprie cadenze poetiche, l’entropia dei sentimenti, quale ingrediente segreto di questa sublime pellicola. Massy Tadjedin ci mostra gli sviluppi delle due storie che su due piani diversi svelano l’intricato e irrazionale mondo della relazione di coppia. I “saldi” principi di Michael invece vengono minacciati e tentati dalle attenzioni della avvenente collega, che su quel versante si dimostra essere più libera, confondendo il protagonista, e conducendolo ad uno smarrimento di identità. Qui il tradimento è imperniato dalla carnalità al contrario di quello di Joanna che riflette il sentimento profondo, caratterizzato dall’impossibilità dell’appagamento. Cast d’eccezione e tutti all’altezza dei propri ruoli, soprattutto per la giovane Keira la quale incarna magnificamente il ruolo della giovane moglie perfettina costretta ad affrontare l’imprevedibilità del destino.
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