giovedì 12 novembre 2015

Nuove rivelazioni del Governo cileno / «Pablo Neruda è stato assassinato»


Pablo Neruda

Nuove rivelazioni del Governo cileno: «Pablo Neruda è stato assassinato»

Secondo un rapporto presentato dal ministero dell’Interno e svelato da «El Pais» un’iniezione o una sostanza ingerita avrebbe accelerato la morte del poeta e premio Nobel, avvenuta il 23 settembre 1973

di Redazione Online

6 novembre 2015 (modifica il 6 novembre 2015 | 17:46)







Pablo Neruda non è morto per un cancro alla prostata ma è stato assassinato. Un’ipotesi che circola da sempre, ma che adesso trova nuove conferme nelle parole del ministro degli Interni cileno. In un documento, risalente a marzo scorso e svelato dal quotidiano spagnolo El Pais, si legge: «E’ altamente probabile che un intervento di terzi» sia stato la causa della morte del poeta e premio Nobel, avvenuta il 23 settembre 1973.

La morte di Neruda

Proprio pochi giorni prima, l’11 settembre, il golpe della giunta militare guidata da Augusto Pinochet aveva rovesciato il presidente socialista Salvador Allende, grande amico di Neruda, morto probabilmente suicida nel palazzo presidenziale. Il poeta aveva quindi deciso di lasciare il Cile per spostarsi in Messico, forse per guidare un governo in esilio. Ma il giorno prima della sua partenza, il premio Nobel era stato ricoverato in una clinica di Santiago. Proprio lì, secondo il rapporto, gli sarebbe stata praticata un’iniezione o avrebbe ingerito una sostanza che ne avrebbe accelerato la morte, avvenuta a sole sei ore e mezza dal ricovero. Il mistero sulla morte di Neruda già in passato era stato oggetto di dibattito, nel 2013 il corpo del poeta era stato riesumato ma sulla salma non erano state trovate tracce di veleno. Nei mesi scorsi però erano stati chiesti nuovi esami sui resti del premio Nobel. E adesso questo documento, la cui esistenza è stata confermata dallo stesso ministero.





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