domenica 14 giugno 2015

I "Racconti romani" di Alberto Moravi / Riassunto e commento


I "Racconti romani" di Alberto Moravia
Riassunto e commento

Nel 1954 Bompiani pubblica la raccolta Racconti romanidi Alberto Moravia, usciti gli anni precedenti sul “Corriere della Sera”. L’idea nasce dal successo del romanzo La romana del 1947, che inaugura la tendenza neorealistadell’autore. Si tratta di settanta racconti riguardanti la vita a Roma e che ritraggono diversi strati sociali della città - i protagonisti, infatti, provengono sia dalproletariato sia dalla piccola borghesia. I personaggi narrano in prima persona le vicende “nel loro affanno continuo e ‘amorale’ per la sopravvivenza, nella trama fitta della loro quotidianità” (Pasquale Voza, Moravia, Palumbo, 1997). Si evidenzia, quindi, l’intento neorealista di Moravia nella decisione di rappresentare gli abitanti di Roma, tanto che lo stesso autore dichiara che i racconti nascono dalla volontà di attualizzare i sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli, poeta romanesco del XIX secolo, che nei suoi componimenti in dialetto ritrasse al meglio il mondo della plebe urbana. Si nota, dunque, anche neiRacconti romani “la presenza costante di una certa patina dialettale” (Voza), in base alla realtà sociale dei protagonisti, nel tentativo di presentare al meglio gli abitanti della Capitale.

Le storie riguardano le tristi vicende di ognuno dei personaggi, che osservano sfiduciati il trascorrere della loro vita o che vengono travolti dagli eventi e dalle tragedie, come nel racconto Ritorno al mare, dove il protagonista, abbandonato nel finale dalla moglie, mette il piede su una mina, saltando in aria. Si evidenzia, in questo caso, l’ingresso della Storia nella vita degli uomini, assolutamente impotenti di fronte a questa. Quello che interessa a Moravia è riuscire dare un’immagine “della brulicante passivitàcontinuità della vita, frugata e fissata da una regressione dello scrittore all’interno della realtà popolare e piccolo-borghese romana” (Voza). Questa tendenza neorealista prosegue con i Nuovi racconti romani del 1959 e con il romanzo La ciociara (1957).



Nessun commento:

Posta un commento