sabato 22 giugno 2024

William compie 42 anni: la foto con il «salto» insieme a George, Charlotte e Louis

 



William compie 42 anni: la foto con il «salto» insieme a George, Charlotte e Louis


di  Enrica Roddolo

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La foto che accompagna il messaggio di buon compleanno per i 42 anni del principe William sui social è un grande salto sulle dune della sabbia del Norfolk


Dalla nostra inviata a Edimburgo - «Happy birthday Papa, we all love you so much!», firmato Cx. Ovvero Catherine, Cate e la x per dire amore. E la foto che accompagna il messaggio di buon compleanno per i 42 anni del principe William sui social è un grande salto sulle dune della sabbia del Norfolk, buen retiro dei principi che qui si rifugiano nell’intimità di Amner Hall. La loro residenza di campagna.

Un salto corale che ritrae assieme William che oggi compie gli anni ma anche i tre figli George, Charlotte e Louis.


Un salto che è una promessa di ritrovata felicità, di energia di voglia di futuro. I principi di Galles dopo l’atroce inizio del 2024 con il ricovero della principessa e poi il cancro adesso vogliono gettare il cuore oltre l’ostacolo, tornare a progettare e a guardare al domani.

Ed è chiaro che per la famiglia dell’erede al trono il momento di svolta è stato il 15 giugno con il ritorno in pubblico di Kate per il Trooping the colour e il compleanno ufficiale del re.

Un salto - quello immortalato dalla foto affidata ai social - che ricorda lo slancio pieno di energia della serie «Jumps», scattata dal fotografo Philippe Halsman che negli Anni 50 scattò ritratti a principesse e dive cogliendole proprio nel momento del salto. Una serie divenuta celebre che ha immortalato oltre allaprincipessa GraceMarylin Monroe ed Eleanor Roosevelt ma anche il futuro presidente Richard Nixon.

Halsman era convinto che il momento del salto consentisse ai protagonisti dei suoi ritratti di rompere le barriere e mostrarsi con i propri sentimenti. Bene, se Halsman aveva ragione il salto di William con i tre figli trasmette il ritratto di una famiglia che finalmente sta ritrovando la serenità. 


«Having William by my side is a great source of comfort and reassurance» la presenza di William al mio fianco è fonte di grande conforto e rassicurazione, aveva detto nel messaggio alla Bbc a marzo la principessa che con la foto di oggi mette al centro del suo orizzonte il marito con i tre figli. la famiglia. Come già ricordava l'altro messaggio social nel weekend per la Festa del Papà.


CORRIERE DELLA SERÁ

venerdì 21 giugno 2024

Noam Chomsky e la falsa notizia della morte, poi smentita dalla moglie

 

Noam Chomsky nel 2014 in Germania (Ansa/ Uli Deck


Noam Chomsky e la falsa notizia della morte, poi smentita dalla moglie


di Redazione Cultura

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Ricoverato in Brasile, il linguista americano è stato dato per morto da alcuni siti e giornali internazionali il 18 giugno sera. Poi la smentita da parte della famiglia


È stata la moglie di Noam Chomsky a smentire, nella serata del 18 giugno, l’annuncio della morte del filosofo e linguista novantacinquenne. Secondo la falsa notizia, il decesso di Chomsky era avvenuto a San Paolo, in Brasile, nell’ospedale in cui era ricoverato dall’11 giugno per le conseguenze di un ictus che lo aveva colpito nel 2023.

A commemorare il professore emerito del Massachusetts Institute of Technology sono stati siti e giornali brasiliani ma anche internazionali, come la rivista britannica «New Statesman», che lo ha ricordato con un necrologio firmato dall’ex ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis. O la testata Usa «Jacobin», che lo ha salutato con un articolo in memoria dell’«intellettuale e gigante di moralità». Tutti media riconducibili all’area politica della sinistra anticapitalista nella quale Chomsky milita da sempre. Anche il «Corriere» ha erroneamente dato notizia della morte del filosofo.


Dopo circa un’ora dalla diffusione della notizia, però, sui social si è iniziato a parlare di «fake news». Per esempio, Chris Looft di «Abc News», è stato uno dei primi a scrivere di aver parlato con la moglie di Chomsky, Valeria Wasserman (i due sono sposati dal 2014), che ha smentito la morte del linguista con le parole: «Sta bene». E alcuni profili di «X» hanno iniziato a mostrare gli screenshot dei messaggi con cui la consorte di Chomsky aveva definito «bugie» le notizie relative al decesso del marito.

La donna ha poi diffuso ufficialmente la smentita attraverso il quotidiano «Folha de Sao Paulo». Mentre un portavoce del centro sanitario Beneficiencia Portuguesa ha fatto sapere, la mattina di mercoledì 19, che Chomsky «continuerà il suo trattamento medico a casa» (il bollettino è a firma del direttore esecutivo Renato Vieira e del cardiologo Marcelo Sampaio).


CORRIERE DELLA SERÁ

https://www.corriere.it/cultura/24_giugno_19/noam-chomsky-falsa-notizia-morte-poi-smentita-moglie-0415e44c-2e23-11ef-9fb2-0ca1063ac10e.shtml



giovedì 20 giugno 2024

Il Casanova di Federico Fellini




Il Casanova di Federico Fellini


Sutherland è il corpo, Proietti la voce. Il Casanova visto è una figura su cui proiettare il nostro lato oscuro, l’invecchiamento precoce, i pensieri di morte. Stanotte, ore 2.50, Sky Drama


 di 

“Disperatamente mi sono aggrappato a questa “vertigine da vuoto” suscitata dalla lettura dell’Histoire de ma vie, come all’unico punto di riferimento per raccontare Casanova e la sua inesistente vita.” Federico Fellini


Il Casanova visto da Fellini, una figura su cui proiettare il nostro lato oscuro, l’invecchiamento precoce, i pensieri di morte. Casanova è l’anti-sesso ed è l’anti-amore: non prova né piacere fisico né sentimento, ma sfoglia le pagine del suo catalogo con l’ossessione del collezionista. Donald Sutherland è il corpo, Gigi Proietti la voce: una chimera capace di fare sentire “la vertigine del vuoto”. All’opposto dei grandi spazi di Barry Lyndon, un Settecento ricostruito in studio con scenografie sontuose e claustrofobiche (Danilo Donati meritato Oscar per i costumi).


Uno sguardo che da La dolce vita fino ad Amarcord si è opacizzato ed oscurato. L’impossibilità a comprendere l’universo femminile, la sessualità come patologia narcisistica, il rapporto con la madre e con i sistemi di potere. Casanova per tutto il film cerca di giustificarsi: “sono un amante insuperabile, ma sono anche poeta, ingegnere, scienziato, colto letterato”. Cita Dante, Petrarca, Tasso, ma due servi coprono di escrementi la sua effige di homo phallus. Questo Casanova stanco, invecchiato, che in un teatro vuoto, a candele spente, si sente apostrofare “Cabalon” dalla madre, si trasforma da pagliaccio in figura patetica, con il suo uccello meccanico che detta il ritmo degli amplessi. Dietro questo Pinocchio-Arlecchino si cela un mistero di morte ben caratterizzato dalla penna di Bernardino Zapponi.

Venezia è la città fantasma avvolta dalla nebbia dove si perdono i contorni del reale. I motivi ipnotici di Nino Rota assomigliano a una cantilena funebre. Dov’è finita Gelsomina, dov’è finita Cabiria? Dove è finita la salvezza? Marcello Rubini-Guido Anselmi-Toby Dammit- Casanova: 1960-1976, sembra una caduta senza mai toccare il fondo. C’è una scena particolare: una donna gigantesca fa il bagno in una grossa tinozza con due nani: Gelsomina si è dilatata a donnone da circo, il Matto e Zampanò si sono miniaturizzati e omologati a nani, senza alcuna differenza. Torna l’altalena dello sceicco biancoma si moltiplica in una giostra assurda, delirante. Torna il suicidio de La dolce vita, ma stavolta è tentato: Casanova non è Steiner, non ha la grandezza morale per compiere l’unico gesto che gli regali dignità. Il problema filosofico è che Casanova sa chi non è, ma non sa più chi è. Eiaculando di qua e di là, in gare di resitenza amorosa, ha sfiancato l’Asa Nisi Masa. Anita Ekberg è adesso Tina Aumont, in un processo irreversibile in cui l’oggetto del desiderio diventa un disegno di Roland Topor. La sua forza vitale si è pietrificata, l’impotenza è nascosta nelle proiezioni all’interno del ventre di una balena, nella messa in scena di una operetta buffa già sperimentata nel Satyricon. Prendete Casanova vecchio, nell’inverno della sua vita, guardare con stupore sotto la lastra di ghiaccio la gigantesca polena raffigurante un viso femminile che giace nelle profondità della laguna. E’ la polena che nella scena del Carnevale a Venezia, era emersa e poi era sprofondata nell’abisso per un incidente. Eccesso di simbolismo? Cabiria, Gelsomina? La salvezza? Oppure la donna non è conoscibile? O forse è la vita a non essere conoscibile? O forse è la realtà a non essere rappresentabile? Quello che rimane è un ex seduttore alla fine della sua esistenza, in un sogno che sembra un manifesto felliniano: Casanova e la sua bambola meccanica ballano sulle note di una musica da carillon e diventano essi stessi meccanico carillon. I sogni sembrano ghiacciati, cristallizzati, pronti a spezzarsi in mille frammenti. Come se la meccanicità coincidesse con l’aridità della ispirazione. Fellini alza bandiera bianca: non ha risposte, solo domande. Il quadro è frammentato, il labirinto senza soluzioni. Tutto rimane in un mistero inconoscibile sott’acqua. E la vita non è una festa, ma una città senza gioia che lentamente sprofonda.

 

Regia: Federico Fellini
Interpreti: Donald Sutherland, Tina Aumont, Cicely Browne, Leda Lojodice, Carmen Scarpitta, Olimpia Carlisi
Durata: 170′
Origine: Italia, 1976
Genere: grottesco


https://www.sentieriselvaggi.it/il-casanova-di-federico-fellini/

SENTIERESELVAGGI


lunedì 17 giugno 2024

Paul Auster / 1947 - 2024

Paul Auster during a promotional photo session in Venice, Italy on September  2, 1996.
Paul Auster during a promotional photo session in Venice, Italy on September 2, 1996.LEONARDO CENDAMO (LEONARDO CENDAMO)

Julio Cortázar (1947-2024)